lunedì 18 febbraio 2013

Bleach your works!


Sono felice ma irrequieto! Felice per il bel week-end appena trascorso con un super gruppo di amici, irrequieto perché oggi è lunedì e tocca lavorare fino a venerdì, lasciando in stand by i mille progetti che il nostro eldorado verticale, l'Istria, ha da offrire. E' proprio vero, la corsa all'oro (nel mio caso calcare) ti consuma fino a farti impazzire. Non abbiamo ancora scalato metà delle vie chiodate nel nuovo settore di Buzet (e non nel senso di liberate, nel senso che non ci abbiamo ancora messo su le mani!) che già salta fuori una nuova zona da urlo! E come se non bastasse l'occhio lungo la strada coglie ancora altre papabili falesie a 5 stelle! Aaaaaaaaaaaaaaaaargh troppe cose da fare per "perdere" le giornate a Trieste nel vano tentativo di fermare il declino edilizio.....
Ma andiamo con ordine (o meglio con meno disordine!). Il nuovo capitolo delle nostre avventure verticali nel canyon di Buzet inizia lunedì scorso. Sono in ferie e ovviamente l'Europa è flagellata da una perturbazione anti vacanza. Finite le bestemmie è ora di mettersi al lavoro. Ogni buon climber fanatico che si rispetti dedica le giornate in cui non si può scalare alla chiodatura/pulizia di nuove vie. Quindi si sale in auto in direzione Istria. Con ADM ci dirigiamo alla volta del nuovo settore. Io ho in mente di pulire la mia ultima creatura (quella nel video in cui chiodo visto qualche post fa) e di metterci su i fissi, mentre ADM ha il trapano carico per chiodare una linea che gli ho segnalato (quella che doveva chiudere il trittico dedicato ai Nirvana). Dopo una giornata di freddo, tanto freddo, ma anche tanta fatica le due vie sono pronte per essere scalate. Il week end si preannuncia infuocato! ADM essendo uno studente diligente che ha già concluso tutti gli esami della sessione mi precede andando in compagnia del Bacerino a liberare la sua via. Nasce così "Non Habemus Papam" un 7b chiamato così in onore del dimissionario Benedetto VI (forse anche lui non ne può più di dover lavorare invece di essere fuori a scalare!). Ma la giornata clou è il sabato. Quasi per caso si riunisce una clapa che da anni non si vedeva in falesia. Oltre a moi e a Sha a Buzet c'è Ciano, Sbisi, Cab, Rocco, Stefanin, ADM, Cedo e Luca. Tutti arrembanti sui nuovi tiri freschi freschi di chiodatura. Essendo la falesia nuova il motivo trainante della giornata sono i disgaggi, spesso seguiti da voli non da poco (pare impossibile ma sono sicuro che Stefanin ha qualche capello bianco in più dopo il suo volo di 10 metri causa caduta con corda in mano....). Oltre a ciò trova spazio la soddisfazione di arrampicare vie così belle e nuove.
Per quanto mi riguarda voglio provare per bene la mia nuova creatura, ma prima sono curioso di ripetere la via di ADM. Devo dire che è stata una dura lotta farla a vista. Infatti per chi non lo sapesse ADM ha una brutta malattia per cui non gli sudano le mani e quindi non usa il magnesio. Risultato sulla sua via non ve ne era traccia alcuna. In più il ragazzo è un selvaggio e molte prese non erano state spazzolate a dovere. Risultato una bella ghisa a freddo....ma ciò non mi scoraggia e parto motivato sul mio project. Questa via di 25 metri circa consiste in una partenza su canne non troppo impegnativa che porta ad uno strapiombo a tacche e svasi in stile boulder made in Ticino (CH). Qui bisogna combattere per parecchi metri prima di arrivare ad una buona zanca a 3/4 della via dove si può tirare il fiato in vista della più abbordabile uscita. La parte dura della via è superba. Su calcare non ho mai visto vie con forme di questo genere che ti portano a scalare come se fossi su di un sasso strapiombante. Tallonaggi, lanci e svasetti allucinanti la fanno da padrona (il tutto ovviamente condito da una sana dose di tacche). Sabato riesco a fare tutti i movimenti concatenandoli bene. Rompo pure parte di una pinza svasa che rende il gioco ancora più divertente. La giornata si conclude alla paninoteca di Buzet che con i suoi panini XXL ci mette in seria difficoltà. Mentre tutti programmano una domenica sulla neve io e Cedo ci accordiamo per un bis (in falesia, non di cibo!). Così l'indomani alle 10:30 sono puntuale al ritrovo, ma prima di salire all'anfiteatro dove ci aspettano i nostri project Cedo mi porta a vedere la sua ultima scoperta. Si tratta di una parete a semicerchio alta 30 metri la cui parte destra strapiomba da paura! Siamo sui 50-60° per i primi 20 metri, poi lo strapiombo diventa meno intenso. Vista la rarità di prese buone su questo pannellone qui i giochi saranno molto violenti! Purtroppo c'è molta edera sulla parete e ci aspetta un durissimo lavoro di giardinaggio prima di poter piantare qualche spit. Adesso però è giunto il momento di tornare ai nostri obiettivi odierni. Dopo un veloce riscaldo entrambi partiamo sui nostri project. Cedo deve liberare una bella linea di pura resistenza che ha chiodato qualche mese. Ieri è caduto più volte in cima, così oggi decide di fare un primo tentativo ricognitivo per non arrivare impreparato alla fine dei 30 metri di strapiombo. Io faccio lo stesso perchè devo ancora ottimizzare un moschettonaggio. Entrambi troviamo delle buone soluzioni ma purtroppo io rompo una tacca sulla parte alta della via che la rende ancora più dura e continua.
Il mio secondo giro è buono ma cado alto, quasi alla fine del duro. Cedo idem sulla sua via, resa ostica anche dal sole che spesso si nasconde dietro all'unica nuvola in cielo.
Per quanto mi riguarda sento ormai la stanchezza che mi assale. Le dita sono ridotte male in quanto a pelle ed inoltre il sole ormai basso continua a fare il timido dietro le nuvole. Sommando ciò al continuo sbuffare del vento che rende l'atmosfera alquanto frizzante non scommetterei molto sul mio prossimo giro. Ma ho voglia di scalare e concedermi la prima libera della via. Così arrampico deciso e preciso sulla sezione dura e con qualche brivido dettato anche dalla poca sensibilità causa dita gelate arrivo a moschettonare la catena. Questa è la first ascent di "Bleach", per ora il tiro più duro di questo nuovo settore. Essendo l'unico ad averla provata non ho riscontri riguardo alla difficoltà. Credo che il grado stia tra l'8a+ e l'8b. Ai ripetitori l'ardua sentenza.
Purtroppo per Cedo le condizioni meteo non migliorano ed è quindi costretto a scalare con un clima poco mite. Ed è per questo che cade al penultimo rinvio in ibernazione, ad un passo dal chiudere il nostro tandem di prime salite. Peccato perchè sarebbe stato un bel regalo di compleanno anche se in ritardo (Cedo compiva gli anni venerdì, auguroni vecio!). Così tocca a me pagare la birra al bar. Ci si saluta rinnovando l'appuntamento per il prossimo fine settimana. Appuntamento che il meteo sembra purtroppo non volerci concedere....

P.S: scusate per l'assenza di foto e video, spero di rimediare con il prossimo post

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